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Orari Apertura

Martedì - Domenica: 11-13; 17-19

Lunedì: 17-19


Dove Siamo

La sede del Museo si trova all'interno del Castello Ducale di Bisaccia (AV), in Corso Romuleo, nel centro storico del paese. Si può raggiungere in auto, dalla A16 NA-BA, uscita Lacedonia (AV), proseguendo secondo le indicazioni.


Biglietteria

Intero: Euro 2,50


Direzione Segreteria

Tel.: +39 0827 89196

Percorso espositivo - Sala1

L'eta' del Ferro

Lo spaccato sul passato di Bisaccia si apre con i ritrovamenti della prima età del Ferro, quando tra la fine del IX e gli inizi dell’VIII secolo a.C., genti di stirpe transadriatica in possesso di quella che convenzionalmente viene definita Cultura di Oliveto Cairano si insediano nella zona, particolarmente adatta all'agricoltura e alla pastorizia e posta a controllo dell’alta valle del fiume Ofanto, importante via di comunicazione tra la costa adriatica e quella tirrenica. Nella sala che segue l’ingresso campeggiano nelle vetrine 1-3 le caratteristiche forme biconiche in ceramica di impasto non depurata e gli oggetti in bronzo (armi, fibule) che costituivano parte del corredo personale del defunto in questo periodo. La sobrietà del servizio ceramico identico per uomini e donne rivela la sostanziale equivalenza del valore sociale degli uni e delle altre all’interno del gruppo. A testimoniare il diverso ruolo svolto, la fusaiola caratterizza le donne, l’arma o il rasoio identificano l’uomo. Anche il guerriero non si differenzia dagli altri: oltre alla lancia di bronzo porta con se solo una tazza e una brocca: solo nella tomba 31 il defunto ha sul petto una grande fibula da parata, di dimensioni e fattura non usuali.

Dalla seconda metà dell’VIII secolo a.C. i corredi delle tombe di Cimitero Vecchio mostrano più abbondanza di oggetti. La società lentamente si trasforma per un certo benessere che genera nuovi fermenti nella compagine sociale e iniziano a precisarsi tenui rapporti gerarchici all’interno della piccola comunità agricola di Bisaccia legata forse a nuove forme di proprietà e di sfruttamento della terra. Nelle vetrine 4-6 oggetti di particolare rilievo, storico ed estetico, appartengono alla tomba 76 pertinente una giovane donna che svolgeva l’attività di tessitrice ed anche con una certa abilità artigianale, come attestato dalla ricchezza degli ornamenti personali, chiara indicazione del prestigio legato alla fabbricazione dei tessuti. Nelle vetrine 7-10, attraverso i reperti in esposizione, si rileva la presenza delle prime importazioni nei corredi funerari: all’impasto si affianca l’argilla figulina e compaiono nuove forme ceramiche ed originali monili di bronzo.

Sala1

Sala1

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